di Massimiliano Bartocci
“Aiutateci a trovare una casa in affitto” è l’appello di Adriano Piattoni che ha visto la sua abitazione completamente distrutta in un incendio.
Una ricerca difficile in quanto le caratteristiche delle abitazioni del centro storico, dove la famiglia vive da tempo, sono spesso incompatibili, in termini di accessibilità, con la presenza di un figlio disabile e quindi in carrozzina.
“Purtroppo per via di un incendio, la casa dove da quasi 10 anni ero in affitto, è andata distrutta. Divorata dalle fiamme. Adesso cerchiamo una nuova locazione. Se qualcuno di voi (fate il passaparola ai vostri amici e parenti) sapesse di qualche appartamento da prendere in affitto, contattatemi in privato…”
Ma dietro questa richiesta di un appartamento in affitto c’è molto di più
Le cronache spesso si limitano a riportare i fatti senza preoccuparsi poi delle conseguenze che questi generano sulla vita delle persone.
Invece dietro alla perdita della casa c’è molto di più.
Lo abbiamo visto con il terremoto. Lo vediamo ogni giorno nelle vicende che riguardano le aste giudiziarie dove le persone vengono private di un bene fondamentale per dare ragione di qualche rata del mutuo non pagata.
L’incendio di qualche giorno fa non ha procurato solo danni economici difficilmente sopportabili ma ha anche privato una famiglia delle proprie certezze.
Le parole di Adriano e Roberta ci ricordano quelle di tanti terremotati fisici ed economici che hanno perso tutto:
“ 9 anni di sacrifici andati in fumo. 9 anni di sofferenza e parsimonia, spazzati via, cancellati … Non ho mai bestemmiato, perché Dio non c’ha colpa. Ma sicuramente vedere la tua dimora andarsene in fumo … inghiottita dalle fiamme è bruttissimo. Tanto. Inimmaginabile il dolore che si prova. Gli amici ci stanno vicino. Dovremo ricostruire la vita. Ma li, in mezzo alle fiamme, c’erano tutti i nostri ricordi, vestiti, mobili, computer, libri e insomma tutto. Quel tutto umile che ci rendeva felici e che ci dava la forza di andare avanti. La forza di affrontare. Ne abbiamo attraversate tante di intemperie esistenziali. Ma questa mattanza ha cancellato, spazzato e rovinato la nostra vita ed i nostri sacrifici. La vita. È piena di ma e se. E questa ne è la prova di conferma. “Su forza. Ce la farete. Sei forte. Sei sempre stato un combattente”. Lo so. Ma stavolta è troppo. Troppo davvero. Dove andranno i miei sorrisi? Nostri sorrisi. Dove sarà la mia felicità? Nostra felicità? Dove saremo? Che faremo? A 52 anni, dopo l’ennesima mattanza della vita, non si ha più voglia e ne coraggio. Quel coraggio che prima mi faceva essere spavaldo, ma che faceva di me un combattente, ora è finito. Andato in fumo insieme alla nostra vita lasciata lì, tra quelle mura.”
L’IBAN PER UN AIUTO CONCRETO
Le parole non servono. Servono gesti concreti. Per questo ci permettiamo di pubblicare l’iban di Roberta Vitali IT24D3608105138264630664644