Alla Da Vinci-Ungaretti di Fermo è partito il progetto “La Bolla dei Bulli” mirato a trattare da vicino le complesse e delicate dinamiche interpersonali, i disagi emotivi e le problematiche in generale da cui scaturisce un fenomeno di cui tanto si parla: il Bullismo
Affrontare il problema delle sofferenze giovanili intrattenendo gli studenti con lezioni e filmati NON può bastare.
I RAGAZZI DIVENTANO LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA
Certi di questo, gli insegnanti hanno fatto in modo che a trattare l’argomento fossero proprio loro, i ragazzi, che da destinatari diventano attori e promotori delle azioni mirate alla soluzione del problema. Sono sensibili ed empatici nell’accoglienza e nell’ascolto, creativi nel proporre all’interlocutore i primi piccoli passi da compiere per affrontare e superare il disagio.
Gli adulti dovrebbero riflettere su molte delle loro intuizioni e riflessioni: alla richiesta della docente “cosa ritenete importante per accogliere un ragazzo o una ragazza che viene da voi a chiedervi aiuto?” uno dei componenti del gruppo risponde “lo sguardo, diciamo già tutto con lo sguardo, le parole vengono dopo”.
COME?
Bastano poche ore di “lezione-confronto” con l’insegnante per tracciare le linee guida e denominare le fasi di svolgimento, poi a condurre il progetto sono gli alunni delle classi terze riuniti in commissioni di tre componenti ciascuna. Lo scopo è fornire assistenza, dialogo, confronto e supporto ai coetanei che ne fanno richiesta, previo appuntamento.
Il coraggio, la fatica di vincere la vergogna e chiedere aiuto esigono ovviamente la massima riservatezza sia nelle modalità della richiesta che nella gestione dei colloqui.
La comunicazione interpersonale spesso problematica, lacunosa o inefficace provoca scontri e disagi di cui a volte si pagano le spese senza capire esattamente i perché e quindi senza poter individuare strategie risolutive.
ALLORA gli studenti leggono brani, ascoltano storie ma ANCHE le vivono di persona attraverso il role-play, le interpretano, si immedesimano non solo con chi subisce ma anche con chi compie in modo quasi compulsivo gesti ripetuti di prevaricazione, comprendono e risolvono, incoraggiando chi si rivolge allo sportello di ascolto a guardare in faccia al proprio disagio e reagire.
Il DIALOGO TRA PARI, quindi il riconoscimento di un prezioso mondo interiore “popolato” da sensazioni e talenti, è il valore aggiunto di questo magnifico progetto. I ragazzi sanno di poter contare su altri che possono capirli perché sono come loro, comunicano come loro e ne condividono i sentimenti.
“Tutto il problema della vita è questo: come rompere la propria solitudine,
come comunicare con gli altri.”
(Cesare Pavese)
LE NOSTRE ESPERIENZE
Dall’esperienza dello scorso anno è emerso che spesso chi si rivolge allo sportello di ascolto “La Bolla dei Bulli” porta non solo un episodio di bullismo – che ha potuto vivere sì nel ruolo di vittima ma anche come spettatore o addirittura in qualità di bullo – ma anche altri tipi di disagio che ha il desiderio, l’esigenza di manifestare a un suo pari.
In più casi è accaduto addirittura che ci si rivolgesse allo sportello esclusivamente per motivi che niente avevano a che fare con questo fenomeno – quali disturbi alimentari, scarsa autostima, senso di angoscia.
Essendo quindi, evidentemente, la comunicazione tra pari una risorsa preziosa per perseguire il benessere degli alunni, anche questi casi verranno ascoltati con estreme attenzione ed empatia e, laddove necessario, se il ragazzo o la ragazza ne avverte il desiderio o il bisogno, potrà rivolgersi allo sportello di ascolto psicologico individuale.
GLI OBIETTIVI
- Comprendere il valore della richiesta di aiuto, come gesto che merita orgoglio e non vergogna;
- valorizzare l’intesa tra pari in termini di capacità comunicative ed empatia;
- promuovere in chi chiede aiuto capacità di affidarsi all’altro, tenacia e coraggio;
- sollecitare in chi offre aiuto attitudine all’ascolto silenzioso con sospensione di giudizio, unitamente a disposizione interna e creatività indispensabili per formulare semplici, utili consigli.
ALCUNE METODOLOGIE
- elicitazione tramite brainstorming, spidergram, costellazione
- flipped classroom
- CNV
- lezione frontale
- drammatizzazione
- peer tutoring
- lavoro in gruppo e a coppie
- conversazione
- utilizzo LIM, PC, Ipad
- autovalutazione