di Massimiliano Bartocci –
Le scuole “superiori” di Fermo stanno esaminando il numero delle iscrizioni ricevute per l’anno scolastico 2022-2023, che, ricordiamo, si sono chiuse il 4 febbraio 2022: oltre 230 iscrizione per Scientifico e il Montani. Ai minimi storici il Liceo Classico.
Questo è quello che è trapelato dalla prima analisi effettuata dagli istituti scolastici per capire quante saranno le classi che potranno prendere l’avvio il prossimo anno e quali saranno gli indirizzi formativi che verranno confermati.
Qualora infatti non si riesca a formare una classe di almeno 20 alunni, gli istituti dovranno valutare, di concerto con le famiglie, il ri-orientamento degli alunni verso un altro indirizzo del medesimo istituto oppure lo stesso indirizzo di un altro istituto. Sarà ovviamente prioritario tener presente la volontà sulla seconda opzione espressa al momento della iscrizione.
Oltre 230 iscrizioni per il Liceo Scientifico e Montani
Il Liceo Scientifico “T.C Onesti” e l’Istituto Tecnico Tecnologico “G. e M. Montani” si confermano le scuole più attrattive, con un testa a testa, che si è concluso con una sostanziale parità: 234 iscrizioni per il liceo e 235 per il Montani.
Per quanto concerne il Liceo “Onesti”, l’indirizzo più gettonato è stato lo “Scientifico” con 114 preferenze, seguito dal “Linguistico” con 61 e l’opzione “Scienze Applicate” con 60.
Per il Montani a farla da padrone è stato l’indirizzo “Informatica” con 104 iscrizioni, seguito da “Meccanica” con 46, “Chimica” con 29, “Trasporti e logistica” con 29, mentre in coda si sono posizionate “Elettronica” con 14 e “Agraria” con 13.
In calo le preferenze per il Liceo Classico “A. Caro” che ha visto nel complesso 159 alunni scegliere questa percorso formativo divisi tra 65 per il “Classico”, 68 per “Scienze umane” e 26 per il liceo “Economico-sociale”.
Minimo storico per il Liceo Classico
I 65 iscritti per il Liceo Classico rappresentano il minimo storico per questa scuola.
Dal 2016 infatti (che ha fatto registrare 91 iscrizioni) si è assistito ad una lenta e costante diminuzione.
Diverse sono le ragioni di questa tendenza. Sono noti infatti i problemi legati all’immobile di Via Leopardi, uno dei più vecchi e per di più danneggiato dal terremoto, che oggettivamente rappresentano un ostacolo nella scelta di questa scuola.
Sicurezza e comfort scolastico sono elementi determinanti
La sicurezza e il comfort scolastico sono infatti sempre più degli elementi determinanti nella scelta di un istituto “superiore”. E lo saranno sempre di più in futuro vista la crescente attenzione di studenti e genitori verso aspetti quali la sicurezza, la salute, il benessere e la qualità degli spazi negli edifici scolastici, compresi quelli per le attività motorie ed extrascolastiche.
Le scuole dovranno sempre più confrontarsi con le “nuove” strutture.
Basti pensare che il recente bando per la costruzione di nuove scuole, emanato dalla Regione Marche, ha inserito fra gli elementi premiali dei progetti “l’adozione di soluzioni tecnologiche legate all’efficientamento energetico con l’uso di sorgenti luminose LED, sensori di presenza; al green con l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, recupero delle acque meteoriche, utilizzo di materiali riciclati; al benessere e alla salute dei ragazzi e degli operatori scolastici con il monitoraggio del livello di CO2 nelle aule e soprattutto con la presenza di impianti di ventilazione meccanica controllata”.
A rischio classi e posti di lavoro
Una tendenza che se non arginata potrebbe portare alla perdita di classi e di posti di lavoro.
Il nuovo plesso scolastico di prossima costruzione, finanziato dal Commissario per il Terremoto, dovrebbe aumentare l’interesse degli studenti e soprattutto evitare l’inutile dispendio di risorse visto che tre classi sono attualmente collocate presso il Fermo Forum con una soluzione di certo non economicamente indolore per le casse della Provincia.
E’ incredibile che dal febbraio 2018 la Provincia stia ancora cercando di affidare i servizi tecnici di ingegneria e architettura inerenti alla progettazione definitiva del nuovo liceo classico.
Fase progettuale che, tra l’altro, non ha visto nessuna forma di coinvolgimento dei docenti ne alcuna attività d’informazione.
Una curiosa equa distribuzione delle iscrizioni
Proseguendo nell’analisi delle iscrizioni, l’Istituto Tecnico Statale Economico Tecnologico “G.B.Carducci – G. Galilei”, nato dalla fusione tra “Ragioneria” e “Geometri”, ha visto 83 iscrizioni per la prima (con 70 preferenze per l’indirizzo “amministrazione, finanza e marketing” e 13 per quello turistico) e 38 per la seconda con 19 le iscrizioni per l’indirizzo “costruzione, ambiente e territorio” e 19 per “grafica e comunicazione”.
In fine, considerando anche le ultime due scuole della città, non può passare inosservata la singolare equa distribuzione delle iscrizioni: sono infatti 73 quelle arrivate al Liceo artistico “U. Preziotti” e 74 all’IPSIA “O. Ricci” (35 per l’indirizzo “industria e artigianato per il made in Italy” e 39 per “Manutenzione e assistenza tecnica”).