La Lega Fermo ha presentato un’interrogazione per avere delucidazioni in merito alla notizia apparsa su Fermo News relativa alla proposta di ristrutturazione della Casina delle Rose inviata all’amministrazione comunale dalla Fondazione Italiani.
“Abbiamo presentato un accesso agli atti e un’interrogazione dopo aver letto che la Fondazione Italiani ha offerto la propria disponibilità alla ristrutturazione dell’immobile lasciando la proprietà pubblica e senza modificarne la destinazione, in cambio di un periodo limitato di utilizzo anche per scopi filantropici – spiegano i consiglieri della Lega Lorenzo Giacobbi, Gianluca Tulli e Luciano Romanella – Vogliamo verificare se effettivamente la proposta è stata protocollata almeno una settimana prima del Consiglio Comunale del 29 settembre, quando il Sindaco e gli altri membri della giunta non hanno risposto ad alcuna delle domande formulate sulla Casina delle Rose vista l’imminente scadenza della seconda asta fissata alle ore 13 di lunedì 17 ottobre”.
“La Lega Fermo si è trovata ancora una volta difronte ad un muro nonostante si sia posta in maniera propositiva e lo abbia fatto nella sede istituzionale. “Non abbiamo avuto risposte in Consiglio, né letto una riga sull’offerta della Fondazione da parte di Calcinaro – aggiungono i consiglieri leghisti – Il sindaco ci costringe a usare i suoi stessi mezzi: gli chiediamo di nuovo conto pubblicamente, stavolta a mezzo stampa, di cosa ci sia in corso per la Casina delle Rose e, a questo punto, ha tenuto i consiglieri comunali all’oscuro della proposta ricevuta. Dopo la questione più che opaca della cessione dell’area STEAT, non permetteremo che un simbolo della città, posto in posizione strategica segua lo stesso destino.”
I Consiglieri Comunali ridotti a semplici comparse
Alle accuse di “sciatteria” nella compilazione dei documenti, lanciata dal Consigliere Interlenghi durante l’ultimo consiglio comunale per la scarsa attenzione nella scrittura del Dup, con evidenti refusi e “copia e incolla” dal documento del triennio precedente, si aggiungono quelle evidenziate dalla Lega, che confermano come i consiglieri comunali, di minoranza come di maggioranza, siano considerati poco più che delle comparse.
Il Consiglio Comunale privato delle sue competenze
Del resto non rientrava certo nelle competenza del Sindaco la possibilità di rifiutare o non prendere in considerazione una proposta presentata ufficialmente ma più opportunamente dall’intero Consiglio Comunale.
Consiglio Comunale che aveva il diritto-dovere di valutare tutte le opzioni possibili per meglio tutelare l’interesse collettivo.
Se l’opzione della vendita è stata presentata come l’unica possibile appare evidente come la volontà dell’intero Consiglio Comunale sia stata in qualche modo condizionata.