di Massimiliano Bartocci –
La Casina delle Rose e il Parco del Girfalco approdano in Consiglio Regionale grazie ad una articolata e precisa mozione presentata dal Consigliere Fabrizio Cesetti e che vede tra i firmatari anche Maurizio Mangialardi, Andrea Biancani, Manuela Bora, Romano Carancini, Anna Casini, Antonio Mastrovincenzo e Micaela Vitri.
Il testo della mozione che è scaricabile dal sito della Regione Marche si muove in tre direzioni principali, avviare il procedimento per la dichiarazione dell’interesse culturale e attenzionare l’attività della Agenzia delle Entrate per evitare la svendita del patrimonio pubblico e restituire il bene al patrimonio pubblico.
L’avvio del procedimento per la dichiarazione dell’interesse culturale
Una precisa ricostruzione, anche storica (“il Colle del Girfalco, con la sua Cattedrale e la “Casina delle Rose”, quale tratto identitario, storico e culturale della Città capoluogo, rappresenta un patrimonio collettivo dell’intera Provincia”) sono la premessa della mozione che impegna il Presidente e la Giunta Regionale ad inoltrare ai competenti organi del Ministero della Cultura, nazionali e regionali, “una motivata richiesta per l’avvio del procedimento per la dichiarazione dell’interesse culturale ai sensi e per gli effetti di cui al combinato disposto degli artt. 10, comma 3 lett. d), 13, comma 1, e 14 del D. L.vo 22/1/2004, n. 42″.
Si legge nella mozione che “appare, ictu oculi, evidente l’errore nell’aver ritenuto immotivatamente che la Casina delle Rose non rivesta interesse culturale ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D.Lgs 42/2004 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” e si impone, pertanto, un intervento correttivo d’ufficio”.
Il competente soprintendente, qualora non assuma una iniziativa d’ufficio, è obbligato, ai sensi dell’art. 14, comma 1, del D.Lgs 42/2004 “ad avviare il procedimento per la dichiarazione dell’interesse culturale qualora vi sia una “motivata richiesta della Regione e di ogni altro ente territoriale interessato, dandone comunicazione al proprietario o detentore a qualsiasi titolo della cosa che ne forma oggetto”.
La vigilanza sulla Agenzia delle Entrate per evitare una immotivata svendita del patrimonio pubblico
La mozione chiede anche l’interessamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze “affinché, nell’esercizio dei suoi poteri di vigilanza, assuma tutti i provvedimenti di competenza nei confronti della Agenzia delle Entrate per una corretta e giusta valutazione di stima del bene immobile “Casina delle Rose”, situato nel Comune di Fermo, che tenga conto dell’enorme volumetria, delle peculiari caratteristiche e delle potenzialità del prestigioso e prezioso bene pubblico anche sulla base delle intervenute e più favorevoli disposizioni legislative nazionali e regionali, per la ristrutturazione e l’utilizzo del bene immobile in questione”.
La stima effettuata dal Comune di Fermo (1 milione e 973 mila euro per quasi 10.000 metri cubi e oltre 5000 metri quadri) è stata ritenuta in maniera unanime non congrua, tanto che il Dirigente del Settore Patrimonio della Città di Fermo, “visto l’ampio dibattito che si è attivato in ordine alla procedura da parte di associazioni del territorio di rivedere l’importo posto a base di gara dell’immobile in oggetto e ritenuto opportuno, nell’interesse dell’Ente e in via cautelativa avvalersi dell’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Ascoli per una valutazione aggiornata all’attualità dell’immobile oggetto di alienazione”.
Restituire il bene al patrimonio pubblico
Con la mozione si vuole anche “istituire un tavolo tra Regione Marche, Comune di Fermo (Sindaco e Capigruppo consiliari), Provincia di Fermo e le Associazioni per un confronto che porti alla individuazione di una soluzione per restituire il bene al patrimonio pubblico indisponibile, alla sua ristrutturazione ed al migliore utilizzo a fini pubblici e nell’interesse pubblico.
Per dare poi un impulso concreto alla riqualificazione dell’immobile e del Parco del Girfalco si impegna la Giunta Regionale anche a “sostenere finanziariamente il Comune di Fermo, mediante destinazione di risorse regionali, nazionali ed europee” nonché ad assumere tutti i provvedimenti necessari affinché il bene immobile “Hotel Casina delle rose”, situato nel Comune di Fermo presso il Piazzale Girfalco venga restituito, e resti, al patrimonio pubblico indisponibile.”