Santa Caterina, con i suoi circa settemila abitanti, è uno dei quartieri fermani di maggiore rilevanza e, in passato, ha avuto più volte modo di dimostrare il suo senso unitario e la disponibilità generale dei suoi residenti per la risoluzione dei problemi che investivano il quartiere. Anche per questo, da allora, è stato costituito il “Comitato di Quartiere Santa Caterina”.
Il Comitato, dopo la difficoltosa situazione creata dal covid19, che non ci invita ancora ad incontrarci come vorremmo, prosegue la sua funzione di servizio, di riferimento per il quartiere in rappresentanza dei suoi abitanti nonché di interfaccia con l’amministrazione comunale fermana.
Istanze e problematiche segnalate
In chiusura d’anno, corre l’obbligo di fare il punto e comunicare gli sviluppi delle istanze e delle problematiche segnalate, auspicando in seguito di poterci rincontrare con assiduità.
Purtroppo, dobbiamo denunciare che, sin dal primo momento che ci siamo confrontati con l’amministrazione comunale, (peraltro sempre disponibile ad ascoltare) dopo l’accoglimento, in riunione, delle nostre proposte migliorative per il quartiere e risolutive per determinate criticità, nulla di concreto è stato realizzato, e come si suol dire, “il Comune non ha mosso paglia”.
Per conoscenza degli abitanti del quartiere dobbiamo sottolineare che, sin dalle richiesta protocollata in comune nell’ottobre 2020 (cui altre sono seguite) si ribadivano i temi di urgenza e necessità per alcuni lavori e di sicurezza per altri. Sono passati ormai anni, svariati incontri con i vari assessori e consiglieri, ma oltre l’ordinaria amministrazione e ciò che era in iter programmato non vi è stato altro riscontro alle istanze condivise.
Collegamento via Trieste e via Falcone
Considerato il pluriennale senso di abbandono e lento degrado che gli abitanti vedono nel quartiere, in questa occasione intendiamo evidenziare solo alcuni aspetti, per i quali in questi anni siamo stati sollecitati a ribadire la necessità di intervento, puntualmente segnalati agli organi di competenza, ossia quelli inerenti alla palese pericolosità, ad esempio, del collegamento di via Trieste con via Falcone (bretella) all’altezza del supermercato, dove i pedoni rischiano di essere investiti ogni qualvolta vi mettono piede e dove è imprescindibile la realizzazione di un marciapiede.
Via Alberto Mario
Come anche nella parte alta di via A, Mario, nei pressi delle scuole, dove il sistematico parcheggio di alcune auto sul marciapiede in semicurva rende pericolosa la viabilità, tenuto conto anche dei molti ragazzi che percorrono quel marciapiede, i quali devono scendere in carreggiata e cambiare direzione, passando in strada in un punto molto critico e a ristrettissima visibilità.
Palazzi Santarelli
Non ultimi, il piazzale dei palazzi Santarelli ed un muro controterra lesionato tutti da valutare o il camminamento pedonale di via Trieste, impraticabile dalle carrozzine, dal restiling a lungo promesso e tutt’ora mero progetto.
Purtroppo, l’emergenza sanitaria intercorsa, ha rallentato l’azione di dialogo e collaborazione tra Comune, Comitato e cittadini. Dal prossimo 2023 tenteremo di tornare a trattare con assiduità le finalità del comitato, di rappresentare le istanze di tutti i cittadini e di organizzare incontri con la popolazione del quartiere per discutere dei problemi comuni, evidenziando questioni di pubblico interesse e raccogliendo pareri di cui il comitato è chiamato a farsi portavoce, oltre coadiuvare l’amministrazione comunale nel fornire ai cittadini i servizi di cui necessitano.