di Massimiliano Bartocci –

La macabra ironia del finto braccio mozzato posizionato all’interno di un’auto ha disseppellito il problema della carenza di parcheggi per i residenti.

L’assessore responsabile della polizia locale di Fermo, Mauro Torresi, ha dichiarato a mezzo stampa che il numero dei permessi a parcheggiare in deroga al disco orario, rilasciati annualmente dal Comune di Fermo, supera il numero di 2500 unità.

LA PROTESTA DEI RESIDENTI ERA FACILMENTE PREVEDIBILE

Bastava confrontare il numero dei parcheggi con disco orario presenti sul territorio, che sono poche centinaia di unità, con i permessi rilasciati dal Comune per prevedere l’esasperazione dei cittadini, soprattutto quelli del centro storico.

Un’esasperazione che viene da lontano, tanto che la prima ordinanza sindacale che concedeva la deroga al disco orario per i residenti porta la firma dell’ex Sindaco Ettore Fedeli.

Di fatto l’ordinanza Fedeli prevedeva l’installazione della segnaletica con la dicitura “esclusi i residenti”.

DA “ESCLUSO RESIDENTI” A “ESCLUSO AUTORIZZATI”

Nel tempo, soprattutto con la trasformazione del corpo della polizia municipale di Fermo, la dicitura “escluso residenti” è stata sostituita con quella “escluso autorizzati”, che, come dichiarato dell’assessore, comprende “residenti e frequentatori per studio o lavoro”.

A Fermo più di 2500 permessi sono stati rilasciati dal Comune per parcheggiare nelle zone con disco orario

Una dicitura che ha ampliato di molto la platea delle persone che per un costo ridicolo di “14 euro per un biennio” vede la possibilità di parcheggio illimitato nelle zone a disco orario.

I PERICOLI PER LA DEMOCRAZIA

Se si considera il vantaggio, anche economico, che si ottiene da questo tipo di concessioni ben si comprendono anche i rischi per la democrazia in quanto si potrebbero generare forme di privilegio se non addirittura di scambio elettorale.

Tanto è che diverse sono state nel tempo le segnalazioni e le denunce arrivate presso la Procura della Repubblica di Fermo, proprio per questioni riguardanti il rilascio dei permessi.

Ricordiamo l’indagine del maggio 2014 o quella del gennaio 2015 con diversi avvisi di garanzia.

Ad aggravare l’esasperazione dei residenti sono giunte le dichiarazioni del Sindaco di Fermo che da un lato ha classificato il finto braccio mozzato come un “fatto grave”, tanto da costringere “la polizia municipale ad inoltrare una denuncia alla Procura di Fermo contro ignoti”  (anche se “lo scherzo” era presente sul parabrezza di un auto regolarmente targata), e dall’altro ha definito un semplice “incidente domestico” quello che ha visto una cittadina fermana “perdere” un braccio e una gamba ad opera di cani pericolosi utilizzati come armi nel quartiere di Lido Tre Archi.

Chi sa se dopo “mani pulite” vedrà la luce anche l’inchiesta “mani mozzate” sul rilascio dei permessi per parcheggiare ?