Il Comunicato stampa dell’Associazione Confabitare sul dilagare della delinquenza lungo la costa fermana sembra prendere di mira la politica e soprattutto il primo cittadino della città capoluogo:
“Aveva promesso come fanno i politici, di approntare per l’autunno 2023 il locale in via Aldo Moro per un presidio della Polizia Locale e non se ne è fatto nulla come è caduto nel dimenticatoio l’ordine del giorno del Consiglio regionale sulla istituzione di un presidio delle forze dell’ordine a Lido tre Archi.
Intanto la delinquenza dilaga, tra Lido Tre Archi, Porto sant’Elpidio, Porto San Giorgio a rimetterci sono soprattutto i cittadini ostaggio della violenza e le forze dell’ordine in termini di danni personali e questo diventa troppo.
Tutto ciò è intollerabile! Vengono costantemente ignorati divieti, leggi, regolamenti. Soggetti che non dovrebbero risiedere nel quartiere di Lido tre Archi in quel luogo spadroneggiano in barba norma, non potrebbero detenere animali pericolosi eppure li detengono.
Siamo garantisti e il diritto alla difesa è un concetto condiviso e accettato, ma l’impunità è altro e nessuno si indigna per questo, mentre i pochi progressi fatti nell’ultimo periodo sono stati totalmente annullati da pavidità e scarsa volontà di dare seguito alle legittime richieste degli abitanti del quartiere. Basti pensare che per ottenere il controllo di vicinato ci sono voluto tre anni……….
Ora è tempo di agire, tutto quanto accade era ampiamente previsto e forse non è ancora il peggio. Siamo convinti che la sfida alle forze dell’ordine e alle istituzioni continuerà, visti gli interessi in gioco, ma noi non vogliamo farci trovare inermi. Le parole non bastano più, serve altro e altro sarà”