di Massimiliano Bartocci –
Quando si è vittima di una truffa, spesso si tende a minimizzare. La vergogna di essere stati ingannati, la frustrazione di non aver verificato a fondo e la paura di sembrare ingenui spingono molte persone a non denunciare. È un meccanismo psicologico comprensibile, ma che gioca a favore dei truffatori, che sfruttano questi sentimenti per perpetuare il loro crimine senza conseguenze. Un meccanismo poco chiaro e che è passato inosservato, almeno fino a quando i numeri non hanno cominciato a parlare, è quello legato agli spettacoli teatrali della “Cena con Delitto” proposti dalla ditta Atena Srl, con sede in Italia. Eventi che hanno coinvolto solo nell’ultimo mese oltre 100 ristoranti in tutto il Paese per una probabile platea danneggiata che supera le 7000 vittime.
Il Caso de “La Capannina” di Porto San Giorgio
Nel dicembre 2024, il ristorante “La Capannina” di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, è diventato il malaugurato palcoscenico di uno dei tanti eventi organizzati dalla società Atena Srl, e pubblicizzati tramite i siti internet GOEVENT.IT e EXPERIENZE.IT. Il meccanismo ha inizio con una pubblicità accattivante su Facebook, che promuove un Capodanno con spettacolo dal titolo “Cenone con Delitto”, un evento che combina cena e teatro. Nel sito della società organizzatrice degli eventi si spiega così il format “La Cena con Delitto è un evento esclusivo che unisce teatro e gastronomia, trasformando gli ospiti in protagonisti di un intrigante giallo. Durante la cena, suddivisa in atti, gli attori mettono in scena una trama ricca di suspense tra una portata e l’altra, mantenendo alta l’attenzione con continui colpi di scena. Ogni piatto viene gustato senza fretta, mentre la storia si sviluppa. Alla fine della serata, i partecipanti dovranno risolvere il mistero, svelando l’assassino e il movente. Perfetta per chi cerca un’esperienza diversa, divertente e interattiva, in un’atmosfera carica di emozioni e sorprese”
Le immagini sui social sembravano autentiche: una locandina con attori esperti, una trama intrigante, e il tutto condito con la promessa di un’esperienza unica. L’agenzia forniva anche il numero di telefono per maggiori dettagli, che sembrava mettere in contatto con un’organizzazione professionale e affidabile. Eppure, la realtà è stata ben diversa.
Chiunque cercasse di ottenere informazioni veniva indirizzato a un link per prenotare online e pagare immediatamente tramite carta di credito. Così una settantina di persone a Porto San Giorgio (come migliaia in Italia) ha effettuato il pagamento di 30 euro a testa per partecipare all’evento teatrale. Per la cena invece si doveva pagare a parte direttamente al ristoratore.
Tuttavia, la sera del 31 dicembre, al momento dell’arrivo al ristorante La Capannina, le aspettative sono state completamente disattese. Non c’era traccia dello spettacolo promesso. Non c’erano attori professionisti, né una scena da teatro. Invece, un uomo che si è presentato come “l’ispettore ****” ha distribuito fotocopie e ha suggerito di inviare messaggi tramite WhatsApp per chiedere chiarimenti.
Alcuni partecipanti hanno protestato, ma **** ha minimizzato dicendo che l’evento originale era saltato a causa di un imprevisto con la compagnia teatrale, e che lui stesso era stato chiamato solo il giorno precedente per rimediare alla situazione. In pratica, la serata si è trasformata in qualcosa di profondamente diverso, con un “ispettore” che non ha fatto altro che leggere da un cellulare, senza interazione con il pubblico. Nessuno ha mai visto l’”assassino” del misterioso giallo.
La Denuncia e l’Amara Verità
In sala c’era anche un maresciallo dei Carabinieri, che ha suggerito di presentare una denuncia insieme alla proprietaria del ristorante che si è dichiarata vittima del raggiro. Sono apparsi subito evidenti due elementi ricorrenti in comportamenti simili. Da un lato si utilizza la notorietà di ristoranti conosciuti come “La Capannina” per carpire la fiducia dei malcapitati, dall’altro sottrarre piccole somme (30 euro a persona per capodanno e 15 euro per i fine settimana), che non invogliano a intraprendere azioni legali costose e lunghe. Il risultato? Un meccanismo che spesso passa inosservato e raramente viene perseguito.
A far propendere per una probabile truffa è anche il fatto che questo meccanismo è stato messo in atto contemporaneamente in centinaia di ristoranti. Sono stati infatti 25 i “cenoni con delitto” e 75 le “cene con delitto” nei fine settimana precedenti.
Le Testimonianze delle Vittime: Un Modus Operandi Ripetuto
Le recensioni sui portali come Trustpilot (https://it.trustpilot.com/review/goevent.it) hanno rivelato un pattern inquietante. Le vittime, una volta al ristorante, si sono trovate di fronte a scene fatiscenti, “attori” mal preparati, e spettacoli che non avevano nulla a che fare con le promesse fatte in fase di prenotazione, ingenerando la convinzione di essere stati vittime di una truffa. Ecco alcuni esempi:
- Roberta Donati: Truffa di capodanno 2024 Ancona
“Pensando di fare una serata alternativa per attendere il 2025 siamo incappati in una TRUFFA. Lo spettacolo non rispettava la trama indicata nella locandina, solo 2 personaggi fatiscenti senza costumi ne microfoni che dopo un paio di uscite hanno ben pensato di non continuare visto l’insorgere del pubblico…..sono arrivati perfino i carabinieri per placare gli animi….un totale disastro….terminato nel peggiore dei modi il 2024….vergognatevi.” - Gabriella Baccheschi: Agenzia ed attori truffatori
“Lo spettacolo inesistente, 2 pseudo attori improvvisati leggevano il copione senza nessuna interpretazione, inoltre l’audio disastroso non permetteva di capire nulla. Non si sono presentati, non hanno introdotto l’argomento e non hanno spiegato la soluzione finale. Praticamente abbiamo capito soltanto che ci hanno rubato i soldi. Esperienza da dimenticare. VERGOGNA a chi si è improvvisato agente ed attore creando danno alla categoria ed agli utenti finali. VERGOGNA!!!” - Sabrina Simonetti: Capodanno con TRUFFA Porto San Giorgio La Capannina
“La cena spettacolo con ‘DELITTO’ alla Capannina di Porto San Giorgio, promessa non ha avuto luogo!!!!!! Lo spettacolo di attori non c’è stato: c’era l’ispettore **** (muto che consegnava fogli e mandava messaggi whatsapp). Tutta la sera a leggere sul cellulare per poi, a fine serata, capire solo chi era l’assassino ma non la motivazione e quindi se il nostro verdetto era esatto, di chi ha vinto (anche questo detto quando è stato decretato il verdetto finale). Ultimo neo il freddo bestiale nel locale e una cena ‘normale’ con timballo bruciacchiato e dolce come pandoro. Non sprecate soldi con spettacoli proposti da GOEVENT che, non risponde né ai messaggi e né alle telefonate…….DA EVITARE………” - Rita Barbaccia: Cena con Truffa
“Pessima esperienza, volevamo passare un capodanno diverso dal solito, invece ci siamo trovati coinvolti in una vera e propria truffa pagando anticipatamente 30 euro per uno spettacolo ampiamente pubblicizzato sui social ma che nella realtà si è rivelato un’improvvisazione squallida eseguita da due pseudo attori mandati allo sbaraglio dall’agenzia per cui lavorano ossia GOEVENT.IT!! NON COMPRATE EVENTI DA QUESTA AGENZIA SONO TRUFFATORI!!!!” - Marco Catalini: Cenone con ‘DELITTO’ alla Capannina di Porto San Giorgio
“L’unico delitto a cui abbiamo assistito è il pacco che ci hanno rifilato…. Abbiamo pagato (buttato) anticipatamente €30 a testa per assistere ad un unico ‘personaggio’ (Ispettore ****) che non ha fatto altro che consegnare dei fogli stampati e farci creare dei gruppi whatsapp dove inviava ogni tanto delle spiegazioni… Oltre ad assistere ad una scena pietosa non abbiamo potuto nemmeno goderci la serata perché dovevamo controllare continuamente il cellulare. Spero che nessun altro sprechi soldi in questi ‘SPETTACOLI’. Da Evitare!!!!
Conclusioni: Come Fermare l’inganno
Gli inganni di questo tipo sono sempre ben congegnati e sfruttano anche il senso di imbarazzo delle vittime. Ma è proprio questo il punto debole: non denunciare significa consentire il ripetersi di queste operazioni. Per fermare questi modi di operare, infatti, è necessario presentare una querela di parte alle autorità competenti (Carabinieri, Guardi di Finanza, ecc.) ma la difficoltà nel farlo è dovuta alla percezione che sia una perdita di tempo e denaro, oltre alla vergogna di essere stati ingannati. Tuttavia, senza la denuncia, qualsiasi tipo di truffa rischia di rimanere impunito, danneggiando non solo le vittime ma anche la reputazione di ristoranti e delle compagnie teatrali che invece operano onestamente.
Gli stessi operatori del settore, dalle compagnie teatrali ai ristoratori, devono essere più attenti e responsabili, verificando sempre l’affidabilità degli eventi e delle agenzie con cui collaborano. E, nel caso in cui si verifichino simili situazioni, devono essere pronti a denunciare e a proteggere i propri clienti.
La lezione che emerge da questo caso è chiara: la lotta contro qualsiasi tipo di truffa passa anche dalla consapevolezza e dalla denuncia. Solo così è possibile fermare il circolo vizioso che danneggia le vittime e permette a chi opera ai confini della legge di prosperare indisturbati.