di Massimiliano Bartocci –
Svuotato un appartamento a Lido Tre Archi di Fermo. L’ennesimo furto. “Questa volta hanno portato via di tutto, frigorifero, tavoli, sedie e finanche la caldaia”.
Il Comitato CO.R.TA. e l’Associazione Confabitare esprimono tutta la loro indignazione per l’ennesimo episodio delinquenziale avvenuto nei confronti dei proprietari immobiliari del quartiere di Lido Tre Archi.
“Un appartamento è stato letteralmente svuotato di ogni suo bene. Sono stati asportati i mobili più facilmente trasportabili, tavoli e sedie, il frigorifero e finanche la caldaia per l’acqua calda e il riscaldamento”.
Ottanta telecamere non sono servite
Renzo Paccapelo di Confabitare e Gabriele Voltattorni del Comitato Residenti Tre Archi puntano il dito anche sulla videosorveglianza: “È una situazione paradossale se si considera che sono presenti nel quartiere 80 telecamere di videosorveglianza che evidentemente non rappresentano nemmeno una forma di deterrente.
Telecamere che, se non sono state utili a bloccare in flagranza un reato di queste dimensioni, difficilmente riusciranno a evitare il compimento di qualsiasi tipo di reato.
Ci chiediamo come sia potuto sfuggire un vero e proprio trasloco e quale sia quindi l’utilità del mezzo tecnologico della videosorveglianza”
“Quello che fa più male ….”
“Ma quello che più fa male è vedere il totale disinteresse delle istituzioni nei confronti di una situazione di questa gravità. Ad esempio è stato incredibile constatare come la risposta alla richiesta di aiuto inoltrata al Sindaco, nonché capo della Polizia Municipale e responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica di questa città è stata unicamente e semplicemente “mi invii una PEC”.
Pensiamo ci sia stata più “partecipazione” nel rispondere ad un invito ad una sagra o al taglio del nastro di qualsiasi più sperduta iniziativa avvenuta sul territorio.
È evidente che mancano in questo territorio figure in grado di espletare le proprie funzioni, che sappiano gestire la Polizia Municipale, che utilizzino le strutture e le tecnologie messe a disposizione e che comprendano le priorità di una città.
Otto milioni di euro spesi male
“Ed è evidente, proseguono i rappresentanti delle due associazioni, che non è una questione di soldi, visto che sul tavolo c’erano ben 8,5 milioni di euro, ma del modo con cui questi soldi sono stati spesi.
“Se difronte a fatti di una gravità unica la risposta che il cittadino può riceve è quella a cui abbiamo assistito ebbene pensiamo si poteva ottenere questo risultato anche senza spendere 8,5 milioni di euro.”
” i residenti non avevano bisogno di uno skatepark o di una palestra di arrampicata ma di tornare a casa e ritrovare il proprio letto”
Forse i nostri rappresentanti istituzionali non hanno capito, perché sono rimasti a fare i contabili nelle loro stanze, che i residenti di Lido Tre Archi NON avevano bisogno di uno skate park o di una palestra di arrampicata ma vogliono poter tornare a casa e ritrovare il proprio letto, i propri mobili, le propri proprie cose. Voglio poter uscire dal proprio appartamento senza avere la paura di essere aggrediti. A questo servivano i soldi opportunamente “regalati” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Non è possibile fare affidamento solo sulla giustizia penale
“Non possiamo fare affidamento esclusivamente sulla giustizia penale che non sempre arriva e quando arriva lo fa con i tempi incompatibili con chi deve ogni giorno convivere con questo tipo di delinquenza.
Sicuramente le 11 telecamere che inquadrano la zona della palazzina R5, dove è avvenuto il furto, avranno immortalato gli autori. Autori che verranno ricercati con molta calma. Così i delinquenti potranno festeggiare indisturbati mentre i cittadini onesti dovranno passare le feste a riempire modelli e ad inviare PEC”.
Presidio fisso delle forze dell’ordine, censimento delle persone, contatori dell’acqua, maggiore sicurezza e ordine pubblico
“Torniamo a chiedere con forza la creazione di un presidio fisso delle forze dell’ordine capace d’intervenire in tempi rapidi sul luogo dei delitti e chiediamo alle istituzioni di attivarsi per censire periodicamente, anche e a sorpresa, le persone che dimorano negli appartamenti di Lido Tre Archi”.
Anche l’installazione dei contatori dell’acqua per ogni appartamento, che speriamo di ottenere dalla CIIP spa, dovrebbe servire ad individuare gli appartamenti che risultano occupati. Controllo che si potrebbe e dovrebbe fare anche tenendo conto dei consumi di energia elettrica”.
Grave danno all’immagine di tutta la città
“Sicurezza ed ordine pubblico che dovrebbe essere, oltre che un dovere del Sindaco, un interesse non solo dei residenti del quartiere ma anche di tutta la città che sta subendo un grave danno d’immagine.
Con notizie come questa, infatti, difficilmente qualcuno avrà voglia di venire a Fermo e tantomeno di investire in questo territorio che sarà sempre più preda di affaristi, speculatori e delinquenti.
C’eravamo illusi che gli 8,5 milioni di euro che sono piovuti dal cielo per la riqualificazione del quartiere servissero veramente a cambiare le cose. Ma ad oggi la situazione è rimasta inalterata se non peggiorata.
Non è possibile, concludono Paccapelo e Voltattorni, che al temine di importanti studi (se ci sono stati), al temine di tante riunioni e soprattutto al termine di appalti milionari per “riqualificare” il quartiere, l’unica risposta che ci si può attendere dalle istituzioni è un inutile “mi invii una PEC”.