di Massimiliano Bartocci –
Con la VIDEO INCHIESTA “gli sprechi nelle pubbliche forniture… un sistema nuovo per Fermo che non ha precedenti” si apre la serie di approfondimenti realizzati grazie al contributo dei lettori.
Questa prima inchiesta è scaturita, infatti, dalle richieste e dai documenti raccolti, tra l’altro, dal Comitato dei Residenti del quartiere di Lido Tre Archi di Fermo (Co.R.T.A.).
Il titolo del video invece trae spunto da una frase, pronunciata nel 2016 dal Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, che parlando della videosorveglianza, prevedeva “un sistema nuovo per Fermo che non ha precedenti”.
Effettivamente analizzando i costi di alcuni interventi mai nessuna frase sembrerebbe più profetica.
Costi che sembrano fuori controllo.
Costi che sembrano fuori controllo considerando il comportamento che avrebbe tenuto il “buon padre di famiglia”, vale a dire quello tenuto dal cittadino medio quando deve spendere il proprio denaro.
Tra questi comportamenti vi è senza dubbio il controllo dei prezzi.
Controllo dei prezzi che oggi è particolarmente agevole grazie alla diffusione di internet che permette, solamente digitando la marca e il modello, di conoscere il prezzo e le offerte presenti sul mercato.
Ci siamo quindi mossi dal comportamento del buon padre di famiglia per verificare la distanza tra pubblico e privato.
La riqualificazione del quartiere di Lido Tre Archi
Punto di partenza dell’inchiesta è stato l’intervento “C1 – Potenziamento Videosorveglianza” relativo al progetto di riqualificazione del quartiere di lido Tre Archi,
che ha evidenziato l’acquisto di
- 57 telecamere di “contesto” pagate 173.508 euro invece di 15.105 euro,
- oppure di 5 telecamere “OCR” pagate euro 18.045 invece di euro 2.440
- come pure di 8 dissuasori pagati euro 105.000 invece di 12.000, come chiarito nel video.
Quasi tutti i prezzi appaiono esagerati
Ma quasi tutti i prezzi elencati nel computo metrico appaiono esagerati come è possibile verificare scaricando i seguenti documenti
clicca qui per scaricare i documenti
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e confrontandoli con quelli relativi all’acquisto di IDENTICI MATERIALI avvenuto per il quartiere di Lido di Fermo
La video-inchiesta si chiude con il contributo di Rosy Bindi, ex Ministro e Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, che afferma
“i giornalisti non hanno bisogno di prove; a noi non sta trovare le prove, perché noi non cerchiamo i reati”
Tuttavia poiché tutto il contributo si fonda su documenti e atti pubblici, o resi pubblici dai legittimi possessori, è possibile richiedere l’invio della documentazione, relativa a qualsiasi aspetto presente nel video, inviando una semplice richiesta all’indirizzo:
redazione@fermonews.it