Si è tenuto Giovedì 30 giugno il primo appuntamento del ciclo “I giovedì di Montepacini” che ha visto Giorgio Cisbani raccontare il suo libro “Ho incontrato Lula” – edizioni del Vicolo Lungo 2022.
Giorgio Cisbani è nato a Fermo il 16 Giugno 1939 ed è stato un esponente del Partito Comunista Italiano, assessore comunale a Fermo negli anni ’70, e Senatore della Repubblica nel 1987.
Una piacevole iniziativa che ha visto l’autore del libro dialogare con Massimo Rossi, profondo conoscitore della politica locale e nazionale in quanto per due volte Sindaco del Comune di Grottammare tra il 1994 e 2003, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno nel 2004 e Consigliere Comunale della città di Fermo nel 2015.
Un libro affascinante che ripercorre un “pezzo” di vita dell’autore che “incontra” quella di un altro politico, brasiliano, soprannominato Lula, dal nome completo Luiz Inácio Lula da Silva, che, nato da una famiglia povera e analfabeta, è arrivato ad essere presidente delle associazioni dei lavoratori dell’acciaio, a fondare il Partido dos trabalhadores (PT), a correre più volte per la presidenza del Brasile fino alla sua elezione avvenuta nel 2002 e riconfermata nelle successive consultazioni.
Lo sfondo di un quadro su Lula
“ho scritto con crescente interesse cercando di dipingere non il ritratto, bensì lo sfondo di un quadro su Lula, magari con segni semplici e, almeno spero, non privi di colore, mai nascondendo una condivisione politica”
“Sono stato cinque volta a San Paolo, dal 1984 al 2010, per una permanenza complessiva di poco più di un mese. Ho vissuto a fianco di una piccola favela, a casa di un amico d’infanzia, Franco Torresi, divenuto ‘sindaco’ di San Matteo, uno dei ventiquattro municipi di San Paolo”.
Un pezzo di storia contemporanea
Un pezzo di storia contemporanea filtrato dalle sensibilità dell’autore che “prendono spunto da circostanze particolari, nascono dall’impatto emotivo con esperienze molto significative, o sono centrate su fatti curiosi e veri, con riferimento al Brasile, il Paese-continente verso cui sempre più… l’umanità guarda con occhi di speranza.”