L’avvocato osimano Fabio Pasquinelli sará candidato come capolista al Senato per la lista “Italia Sovrana e Popolare” mentre alla Camera, il capolista sará il leader nazionale del Partito Comunista, Marco Rizzo.
Nel Fermano, agli uninominali, (collegio 1 Fermo Ascoli), saranno candidati Catia Jachetti alla Camera e Filippo Panelli al Senato.
Italia Sovrana e Popolare è un nuovo soggetto politico che raggruppa diverse realtà, dai comunisti di Marco Rizzo ad Ancora Italia, da Azione Civile a Riconquistare l’Italia.
Preoccupati per l’emergenza sociale
“Siamo preoccupati– spiega Marco Rizzo– per l’esplosione di una vera e propria emergenza sociale che nel prossimo autunno colpirà lavoratori, artigiani, piccole imprese. Il prezzo delle sanzioni economiche e la costante ed ininterrotta spesa per gli armamenti gravano sulla condizione dei lavoratori italiani, i quali, a fronte di un forte aumento del costo della vita in tutta la zona Euro, hanno visto il loro reddito pro capite diminuire drasticamente. Questa condizione sociale, già estremamente compromessa dalle politiche economiche imposte dall’UE, a causa delle sanzioni e delle tensioni internazionali, sta precipitando: negli ultimi mesi il costo delle materie prime, delle risorse energetiche e dei beni alimentari ha segnato un aumento complessivo dell’inflazione, che rischia di triplicare il costo della vita per i lavoratori e le loro famiglie, riducendoli in uno stato di povertà assoluta e soggezione totale“
L’Italia deve riconquistare la propria autonomia
“L’Italia deve riconquistare la propria autonomia rifiutando i diktat che maturano in seno all’UE e alla NATO e che la condizionano pesantemente. Noi siamo per riportare in mano pubblica gli asset strategici e i monopoli naturali e i servizi fondamentali che sono stati selvaggiamente privatizzati in questi decenni, siamo per garantire il diritto al lavoro e ad un reddito adeguato, contro le crisi industriali pilotate dai governi per soddisfare il grande capitale internazionale a scapito dei lavoratori licenziati. Inoltre ci opponiamo allo smantellamento della sanità pubblica e siamo per il diritto ai servizi sanitari territoriali ed alle cure domiciliari e ribadiamo il nostro no all’obbligo vaccinale ed all’infamia del Green Pass, che ha violato i diritti fondamentali dei cittadini ed escluso tanti lavoratori dal diritto al lavoro ed al reddito. Italia Sovrana e Popolare è l’unico fronte che sta federando una concreta alleanza sociale in grado di contrapporre il governo di chi lavora contro l’oligarchia degli speculatori la cui ultima versione draghiana, fino a pochi giorni fa, era sostenuta di fatto da tutte le forze politiche oggi in Parlamento. Loro, che ora fingono di litigare, si stanno accordando per restare a Palazzo. Noi esistiamo per ricordargli che l’unico sovrano, per la Costituzione, è il popolo”.
Il Movimento 5 stelle è responsabile della crisi sociale
Per Fabio Pasquinelli: “Il Movimento 5 stelle è responsabile della crisi sociale. La politica sociale dei 5Stelle, con la complicità degli altri partiti e di Draghi, è stata fallimentare e sta gettando il Paese nella povertà. Prima Di Maio ha abolito la povertà con 600 euro al mese, come se con quel reddito uno non fosse povero, ora Conte propone di lavorare 36 ore a settimana per un salario lordo di 9 euro all’ora, vale a dire uno stipendio mensile netto di appena 1000 euro, a fronte di un’inflazione che galoppa verso il 300%, a causa delle sanzioni volute e votate da tutti i partiti, dal PD alla Meloni“
“Sono tutti arruolati in una guerra che costerà lacrime e sangue alle imprese ed ai lavoratori italiani. Noi di Italia Sovrana e Popolare siamo per un reddito sociale universale legato al lavoro e per l’introduzione di un meccanismo automatico che adegui i salari all’economia reale”. Lo afferma Fabio Pasquinelli, candidato al Senato della Repubblica per la coalizione anti UE e NATO che fa capo, tra gli altri, al leader nazionale Marco Rizzo. “Italia Sovrana e Popolare – informa Rizzo dai suoi canali social – è l’ unica lista del dissenso ad esser presente nel 100% dei collegi plurinominali della Camera, quelli cioè che determinano il superamento dello sbarramento nazionale per entrare in Parlamento”.