Interessante incontro in programma a Fermo il prossimo 3 novembre 2022, presso la sala dei ritratti dalle ore 16, per capire che dietro la generica parola “carcerato” c’è sempre un individuo “in carne ed ossa” con la sua storia e la sua vita, la sua famiglia.
La voce dei detenuti attraverso i loro scritti
Conoscere queste storie “ascoltare”, la voce dei detenuti attraverso i loro scritti e attraverso la testimonianza di Italo Tanoni, ex garante regionale dal 2010/2015, che li ha raccolti nel suo libro dal titolo “Lettere dall’inferno”, ci permette di capire meglio questi spaccati di vita relegati ai margini della nostra società “civile”.
L’attuale retro pensiero dell’opinione pubblica verso chi deve scontare una pena è “chiudi la cella e butta la chiave”.
L’ Iniziativa che l’UNIPOP, in collaborazione con il Comune di Fermo, Learning City, l’ATS XIX propone è una riflessione che, attraverso le storie personali, permetta di guardare il mondo del carcere in un’altra prospettiva.
Cosa sappiamo di questo mondo parallelo? Chi sono i detenuti che stanno scontando la pena?
Solo il 10% deve scontare pene pesanti
Un dato importante emerge dalle statistiche nazionali: il 90% delle carceri italiane sono popolate da extracomunitari (la maggior parte di colore) e trafficanti di droga, contrabbandieri, piccoli truffatori, zingari, soggetti senza fissa dimora, senza documenti e permesso di soggiorno.
Solo un 10% dei detenuti si è macchiato di efferati delitti e si trovano a scontare pene pesanti.
Educatori, volontari, giornalisti che hanno frequentato e frequentano diversi penitenziari delle Marche, sono stati invitati all’incontro a raccontare le loro esperienze all’interno del carcere.
In particolare Nicola Arbusti da sempre educatore responsabile del carcere di Fermo che insieme a Lucia Tarquini referente dell’attività promossa dall’ATS XIX, sotto la supervisione del coordinatore Alessandro Ranieri, porteranno il loro fattivo contributo.
Ascolteremo anche l’esperienza di Angelica Malvatani, che parlerà del progetto L’altra Chiave.
Giorgio Magnanelli, Presidente dell’Associazione “Mondo a quadretti” ci farà sicuramente capire meglio come vivono le persone all’ interno del carcere, a volte anche in modo drammatico, considerato l’alto numero di suicidi (ad oggi si contano 172 suicidi per l’anno 2022, dato in crescita costante degli ultimi anni).
Un confronto con il personale addetto alla sorveglianza, psicologi, sanitari, insegnanti e avvocati
Sarà anche un momento di confronto con altri soggetti che sono stati invitati a partecipare come il personale addetto alla sorveglianza, gli psicologi, i sanitari, gli insegnanti, gli avvocati, i giornalisti, perché ognuno di questi professionisti svolge un lavoro difficile, ma fondamentale per la buona riuscita del sistema carcerario e la vita del carcerato.
A tal proposito si ringrazia l’Ordine degli Avvocati nella persona del suo Presidente Stefano Chiodini per il Patrocinio all’iniziativa ed il riconoscimento dei crediti formativi per gli avvocati iscritti. Si ringrazia Andrea Albanesi Presidente della Camera penale di Fermo per la immediata adesione. Preziosa sarà anche la presenza dell’attuale Garante Regionale Giancarlo Giulianelli che rappresenta il presente di questo mondo. Importante per l’iniziativa anche il riconoscimento del patrocinio da parte del presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti Franco Elisei, perché i giornalisti svolgono un ruolo fondamentale come facilitatori della conoscenza della realtà e possono contribuire a superare stereotipi, pregiudizi e generalizzazioni fuorvianti, che non mettono in discussione la pena, bensì un sistema di umanizzazione della sua espiazione.