di Massimiliano Bartocci –
Sabato 3 Dicembre 2022 , presso il Gran Caffè Belli di Fermo, i componenti del consiglio direttivo della neonata associazione intitolata a Giorgio La Pira, costituito dal presidente Prof. Maurizio Temperini, dal vice presidente Avv. Giovanni Lanciotti, dal segretario Marco Tomboli e dal tesoriere Avv. Massimo Bertuzzi, ex sindaco di Falerone, hanno illustrato le finalità di questa nuova aggregazione.
Maggiore collaborazione tra Fermo e Porto San Giorgio
Con il Prof. Maurizio Temperini abbiamo ripercorso la nascita della associazione: “l’idea è nata in occasione di un incontro, tra amici di Porto San Giorgio e Fermo, in cui si discuteva della necessità di una maggiore collaborazione tra le due amministrazioni per far fronte ad alcuni interventi non più rinviabili come la viabilità, l’accesso al porto, la sicurezza urbana e dei cittadini. Indubbiamente la zona Santa Vittoria e Salvano, tra le più vivaci del territorio, hanno bisogno di interventi strutturali in grado di decongestionare il traffico con l’accesso al porto e l’autostrada. La stessa problematica riguarda la strada Fermana con lo sbocco sull’Adriatica e l’accesso al Distretto Sanitario. Altrettanto riguardo la sicurezza per i cittadini con l’auspicio di costituire un unico “corpo di guardia”, da Marina Palmense a Lido Tre Archi”.
Colmare la carente formazione di chi partecipa alle competizioni elettorali
“Ma anche cercare di colmare la carente azione formativa nella maggior parte di coloro che partecipano alle competizioni elettorali è uno degli obiettivi associativi.
Fenomeni in atto da tempo, come l’affermarsi della cultura individualistica, ed eventi più recenti e ancora drammaticamente presenti, come la pandemia e la guerra in Ucraina e non solo, interpellano la nostra coscienza e su questi temi occorre condividere riflessioni e visioni, attese e valutazioni su quanto stiamo vivendo”
Da tali considerazioni è nata la scelta di costituire un’Associazione culturale non a caso intitolata a Giorgio La Pira.
Memoria corda auget
La scelta del motto “Memoria corda auget” vuole evidenziare come “un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” a sottolineare lo stretto legame che esiste tra passato, custodito dalla memoria, e comprensione del presente e, quindi, la costruzione del futuro.
La cultura occidentale sembra dimenticare, perché é più comodo soprattutto quando l’oblio riguarda qualcosa di spiacevole del proprio passato, come i drammatici eventi storici della Shoah, le bombe atomiche in Giappone. Preferisce rimuovere tali tragedie piuttosto che farne i conti.
Alla “memoria del male”, pur sempre utile e ineludibile, vogliamo porre in primo piano la “memoria del bene” in grado di riconoscere nelle trame nascoste della vita la fecondità del bene.
Giorgio La Pira testimone infaticabile della ricerca della giustizia e della pace
“Per questo abbiamo intitolato l’Associazione a Giorgio la Pira, testimone infaticabile della ricerca della giustizia, della difesa degli ultimi, dell’attenzione e ascolto, della decisione di dedicare la vita all’impegno per la pace”.
Durante la sua vita ha incontrato numerosi capi di stato, nel 1968 al Cairo, dopo l’incontro con il Presidente egiziano Nasser vide una squadra di operai che abbattevano i muri costruiti dinanzi ad un albergo per la difesa aerea, colse in atto un grande valore simbolico di azione politica e culturale e subito sottolineò che occorreva “abbattere i muri della diffidenza tra i popoli e costruire ponti per il dialogo tra le genti”.
Il PASSATO, anche se non è più punto di riferimento per la rivoluzione digitale in atto, va rispettato e offre ai giovani e meno giovani l’opportunità di accostarsi con intelligenza “a riprenderci La Pira “ per una partecipazione attiva ed emotiva alla vita della propria città e territorio.
Il PRESENTE, estremamente complesso, richiede costante impegno per decifrarlo. L’ ATTUALE impone di conoscere la strada verso cui si procede per correggere la rotta, se necessario.
Il FUTURO trova fondamento in molta LUNGIMIRANZA.
I problemi più rilevanti della società attuale si scontrano con la questione politica e si assiste al venir meno, spesso alla fuga da un impegno duraturo delle persone per “ il bene comune”, a favore dell’umanità e del pianeta, senza considerare che va oltre il mio oggi, la mia famiglia, la mia città.
La nostra società è soggetta a profondi e rapidi mutamenti in tanti ambiti, ma “il cambiamento più rapido che sta verificandosi riguarda la perdita di consapevolezza della cittadinanza”, che finisce per rafforzare i poteri personalistici e arbitrari.
La politica sembra che abbia smarrito la propria anima e la partecipazione dei cittadini (vedi il diffondersi dell’astensionismo) si inaridisce, perde il gusto, la passione. E’ questo il momento per riscoprire i valori che hanno generato la democrazia, offrendo luoghi e spazi per l’incontro con l’altro, il dialogo virtuoso, alimentato da una fiducia senza schermi, la disponibilità all’ascolto reciproco.
Le adesioni sono aperte a tutti e ben oltre le militanze e le “fedi” per garantire approcci diversi alle problematiche.
In programma sette incontri
Sono stati pianificati sette incontri di presentazione dell’Associazione: i primi due rivolti alla riscoperta dei valori fondanti. Gli altri cinque incontri tratteranno di aspetti pratici dell’associazione culturale.
Il prossimo incontro è previsto per 9 Dicembre presso la sala conferenze della Società Operaia di Porto San Giorgio, dal titolo “Giorgio La Pira: La politica e le vide della pace” è avrà come relatore Claudio Turrini, giornalista, scrittore e socio fondatore della “Fondazione Giorgio La Pira di Firenze”, che insieme a Giovanni Spinoso ha pubblicato l’opera in tre volumi “Giorgio La Pira: I Capitoli di una vita”