di Massimiliano Bartocci –
E’ successo nella serata del 21 Gennaio a Ripatransone, in una casa di campagna.
Una signora di 52 anni residente nella palazzina R2 del popoloso quartiere di Lido Tre Archi di Fermo, è stata trovata in fin di vita riversa in un lago di sangue, a causa delle lesioni provocate dal morso di diversi cani di grossa taglia.
Trasportata in un primo momento all’Ospedale di San Benedetto del Tronto è stata poi trasferita, viste le condizioni, al Torrette di Ancona, dove si trova in coma farmacologico.
Per salvargli la vita è stato necessario procedere all’amputazione di un braccio e di una gamba.
Si tratta dei cani di proprietà di un tunisino che hanno imperversato diverse volte anche nel quartiere di Lido Tre Archi.
I cani sono stati sottratti al proprietario e portati in una struttura comunale per essere, con molta probabilità, abbattuti.
Una tragedia che forse poteva essere evitata se fossero state ascoltate le denunce presentate dai residenti di lido tre archi in occasione dei tanti episodi avvenuti dal 2020, due dei quali di particolare gravità il 31 dicembre e il primo gennaio, e che avevano chiesto un controllo sui cani che circolano liberamente nel quartiere.