“Ieri sera in Consiglio Comunale si è consumata una delle peggiori sceneggiate che, se possono andar bene in un teatro di prosa, offendono la dignità dei consiglieri tutti oltre che quella della città”.
Ad affermarlo è stato il Consigliere comunale Renzo Interlenghi al termine del Consiglio Comunale della città di Fermo del 22 Aprile.
IL VIDEO
Abbiamo selezionato alcuni passaggi significativi dalla diretta YouTube del Consiglio Comunale: un documento che mostra chiaramente lo stato in cui versa l’amministrazione fermana dopo dieci anni di governo del Sindaco Calcinaro.
I cambi di casacca
“Il progetto civico è morto, e ne sono responsabili coloro che pensando di mascherare le sigle di partito del centro destra (con esclusione della Lega), hanno imbrogliato i cittadini illudendoli di lavorare per la città, al di fuori dei partiti.
Ecco, allora, che il Consigliere Rocchi, preso il coraggio a due mani ha scelto di aderire in Fratelli d’Italia, seguito a ruota dal collega, ex leghista, Tulli, quindi il passaggio dalla Lega a Forza Italia di Giacobbi, ex candidato sindaco della lista salviniana ma tutti preceduti dal veterano Bargoni che, da tempo, si annovera nel partito di Calenda (Azione) che sceglie di stare un po’ a destra e un po’ a sinistra a seconda dei casi, per non parlare della lista – La Città che vogliamo – che oramai è ai ferri corti con il Sindaco (che aspetta una chiamata da qualche partito importante del centrodestra dal quale è corteggiatissimo) che, dal canto suo ha perso il Consigliere Palmucci (passato con Piazza Pulita)”.
Pascucci rivela “abbiamo perso politicamente il nostro assessore”
Durante il Consiglio Comunale il consigliere Comunale Pascucci ha rivelato che l’assessore di riferimento del gruppo “la città che vogliamo”, Maicol Lanzidei, non può più essere annoverato come esponente della sua coalizione, senza tuttavia chiederne esplicitamente le dimissioni.
Su questo punto è intervenuta anche Sabrina Isidori, della Segreteria Provinciale di Sinistra Italiana: “Le recenti posizioni del Consigliere Pascucci (per il gruppo”La città che vogliamo”) dimostrano con assoluta evidenza che la maggioranza di Calcinaro, nei fatti, non esiste più. È la fine di un percorso nato civico e finito sempre più a destra; anche se, in verità, molti di loro a destra ci sono sempre stati (mascherati da civici). Ed è importante che a prendere atto di questo tradimento del civismo e degli elettori sia una lista come quella, che, pur avendo condiviso molte scelte in maggioranza, da tempo mostra insofferenza sia verso questo scivolamento a destra, che verso una pratica autoreferenziale del Sindaco e della sua cerchia sempre più ristretta.”
Bargoni contro Trasatti
Renzo Interlenghi riporta alcuni momenti della “sceneggiata” che si è consumata l’altra sera: “E come nella canzone di Annalisa (“ho visto lei che bacia lui…”), Bargoni ha attaccato il Presidente del Consiglio perché guadagnerebbe troppo, rispetto a lui Consigliere che ha dichiarato che darà in beneficenza il proprio gettone di presenza (circa 150/200 € l’anno)”
Il Sindaco e il suo telefonino
“In tutto questo caos, in cui il Sindaco si è ben defilato trascorrendo il tempo guardando il telefonino o ammiccando con risatine varie, è stato approvato il nuovo Regolamento per l’assegnazione delle case popolari escludendo dalla quota di riserva degli alloggi le categorie a rischio quali: anziani, disabili, sfrattati, ecc… sostenendo che non ve n’è bisogno e per disincentivare i furbetti (MAH!).
E’ stato approvato l’ennesimo debito fuori bilancio per una causa persa (tanto paghiamo sempre noi) e magnificato il bilancio comunale nonostante Fermo sia il Capoluogo di Provincia più povero delle Marche”